
Siamo abituati spesso a vedere in sant’Agostino un vescovo energico, a volte polemico, un grande predicatore, ma poche volte vediamo in lui, un uomo pieno di affetti e soprattutto di grande amicizia. Infatti, possiamo dire che grazie a due dei suoi amici Agostino diventa l’animatore della vita ecclesiale africana: Alipio di Tagaste (frater cordis mei) e Aurelio di Cartagine. Alipio lo conosciamo molto bene grazie alle confessioni di Agostino. Invece la figura di sant’Aurelio, vescovo di Cartagine (391-430), è meno conosciuta, e meno ancora il rapporto di amicizia con il suo confratello Agostino.